Alfa Romeo Giulietta “Goccia”
Marca Alfa Romeo
Modello Giulietta Sprint Veloce Goccia
Carrozzeria Michelotti
Motore 4 cilindri in linea
Cilindrata 1290 cc
N. di telaio 04718
La “Goccia” nacque come una normale Giulietta Sprint Veloce del 1957 e fu
utilizzata nelle corse. In seguito venne ricarrozzata dalla Zagato come SVZ (le
antesignane delle Sprint Zagato). Nel 1961 subì la trasformazione definitiva a opera
del designer Giovanni Michelotti che, lasciando inalterate le misure del passo, la
dotò di una carrozzeria bassa e slanciata, con i fari carenati, che fu chiamata
“Goccia” proprie per le sue spiccate doti aerodinamiche. Il motore fu ulteriormente
elaborato, questa volta dal “mago” torinese Virgilio Conrero, fino a spremere dal
bialbero Alfa Romeo 1300 ben 130 cv: un risultato straordinario, 100 cv/litro, per
un motore aspirato di quasi 70 anni fa. Velocissima, con una velocità di punta di
oltre 220 km/h, la Giulietta Goccia riportò importanti risultati sportivi, con al
volante piloti del calibro di Gino Munaron, Paolo De Leonibus e Carlo Peroglio.
Alfa Romeo Giulietta “Goccia”
Marca Alfa Romeo
Modello Giulietta Sprint Veloce Goccia
Carrozzeria Michelotti
Motore 4 cilindri in linea
Cilindrata 1290 cc
N. di telaio 04718
La “Goccia” nacque come una normale Giulietta Sprint Veloce del 1957 e fu
utilizzata nelle corse. In seguito venne ricarrozzata dalla Zagato come SVZ (le
antesignane delle Sprint Zagato). Nel 1961 subì la trasformazione definitiva a opera
del designer Giovanni Michelotti che, lasciando inalterate le misure del passo, la
dotò di una carrozzeria bassa e slanciata, con i fari carenati, che fu chiamata
“Goccia” proprie per le sue spiccate doti aerodinamiche. Il motore fu ulteriormente
elaborato, questa volta dal “mago” torinese Virgilio Conrero, fino a spremere dal
bialbero Alfa Romeo 1300 ben 130 cv: un risultato straordinario, 100 cv/litro, per
un motore aspirato di quasi 70 anni fa. Velocissima, con una velocità di punta di
oltre 220 km/h, la Giulietta Goccia riportò importanti risultati sportivi, con al
volante piloti del calibro di Gino Munaron, Paolo De Leonibus e Carlo Peroglio.
